domenica 4 dicembre 2011

Honda XL 600R: trent'anni portati (molto) bene


Se c’è un motivo per cui vivere a Roma, checché se ne dica, non è poi così male, è che solo in grandi città come questa capita sott’occhio ogni genere di moto: le ultime novità, rarissime moto d’epoca, quelle più comuni e quelle più esclusive, di ogni marca e per tutti i gusti. Per l’occhio attento è sempre un belvedere.
Così, quando sono costretto a sorbirmi le sfiancanti maratone dello shopping al centro o mentre perdo almeno mezz’ora a cercare un parcheggio, battendo palmo a palmo interi quartieri della città, uno dei miei passatempi preferiti è andare a caccia di qualche modello poco diffuso, magari nostalgicamente appoggiato sul cavalletto sopra il marciapiede di una strada secondaria.
Giorni fa il mio moto radar capta un fortissimo segnale proveniente da una traversina, in mezzo alla quale intravedo una enduro scura dal posteriore molto rialzato (per questo sembra quasi coricata sul cavalletto laterale). A distanza realizzo che è un modello risalente a una trentina di anni fa, le forme sembrano quelle. Ciò che ho difficoltà a comprendere è come mai brilli quanto un modello con al massimo un paio di messi sulle spalle!

Vista laterale dell'XL 600R. Da notare la forma dello scarico, il paramotore traforato, il kickstarter. 

Via via che mi avvicino, la moto prende forma e si presenta davanti a me in tutto il suo splendore: è una Honda XL 600R originale, nera con telaio rosso. Wow, è perfetta e bellissima, come fosse stata acquistata l’altro ieri, e mi riporta indietro agli anni in cui i ventenni di allora vivevano l’accesa rivalità tra Honda XL e Yamaha XT… Resto lì a fotografare con l’iPhone, temporeggio nella speranza che si affacci il fortunato proprietario, ma nulla. Mi allontano camminando all’indietro come un gambero, finché, raggiunto l’angolo della strada, l’XL non scompare dalla mia vista.

Il posteriore della XL 600R. In bella mostra il comodo portapacchi posteriore, le freccione anni '80 e la lunga sella con maniglia centrale e logo Honda.

Su hondaxl.it ho trovato parecchie informazioni su questo modello, in tutte le sue evoluzioni e cilindrate. La XL 600 che ho fotografato probabilmente risale al periodo compreso tra il 1984 e il 1987. È una monocilindrica da 589cc che eroga una potenza di 42 CV e pesa 134 kg. Freno anteriore a disco, posteriore a tamburo: “Qualcuno ha montato un disco sul posteriore – spiegano i ragazzi di hondaxl.it - ma si va fuori omologazione (la tipologia di freni originale è riportata sul libretto) e ci si espone a multe salate o a conseguenze spiacevoli nel malaugurato caso di sinistri (rivalsa dell'assicurazione). E poi, anche se può sembrare anacronistico ed insufficiente per gli standard odierni, il tamburo posteriore delle XLè più che adeguato per gli scopi e le prestazioni per cui fu costruita ai suoi tempi”.

L'XL 600R vista dall'alto: strumentazione essenziale ma efficace, manubrio con traversino, tappo serbatoio con sfiato e decal originale sul serbatoio.

Un bel giocattolo insomma, buono sia per l’asfalto sia per il fuoristrada non impegnativo, con un pistone inarrestabile che, come ogni enduro degli anni ‘80 che si rispetti, fa vibrare pedane e manubrio per la gioia degli amanti del genere. E senza troppe noie: “Le XL non presentano difetti congeniti. Basta curare la manutenzione regolarmente, specie per quanto riguarda la sostituzione dell'olio. Spesso le XL trascurate dai proprietari e costrette a marciare con poco olio presentano danni alla distribuzione. Per il resto sono moto robuste. La 600R non dispone dell’avviamento elettrico ma del solo kickstarter: se la moto è a punto, con un minimo di pratica parte sempre e al primo colpo”.
Una Honda XL 600R non è facile da trovare sul mercato dell’usato e avere la fortuna di rintracciarne una in vendita da un unico proprietario e magari con poche decine di migliaia di chilometri è come vincere la lotteria. Il valore di una 600R in buone condizioni si aggira tra gli 800 e i 1500 euro e parliamo di motori che, se ben curati, riescono a totalizzare oltre i 200.000 km!

Un'altra immagine della XL 600R. Fonte: hondaxl.it

Oltre alla colorazione nera, questa affidabile monocilindrica 4 tempi è disponibile anche in Monza Red, con telaio rosso, tabelle portanumero bianche e sella blu, la classica livrea della casa alata, e in bianco con telaio rosso, tabelle portanumero  nere e sella rossa. Ma anche nella versione che strizzava l’occhio alla competizione motociclistica più popolare e avventurosa di quegli anni: è la Honda XL 600R Paris Dakar e si distingue dal modello base per alcuni dettagli come il serbatoio maggiorato con colorazione HRC bianca rossa e blu e decal Paris Dakar, soffietti forcella e sella blu, differenti tinte dei fianchetti laterali e cerchi color oro. Le prestazioni restano identiche, ma essendo un modello più raro da trovare, il valore dell’usato potrebbe essere un tantino più elevato.

Cinque Paris Dakar in attesa di partire per un raid africano. Fonte: rallye-tenere.net

Per chiudere degnamente questo speciale ho scelto di riportare il racconto pubblicato da flaviob46 su Mototurismo, parole semplici che esprimono il giusto riconoscimento verso una delle motociclette più amate dagli appassionati di quel periodo e che ancora oggi conserva un fascino immutato: “Ho guidato una Honda XL 600R Paris Dakar dall'86 al 97, comprata seminuova, con soli 2000 km. Mi ha portato in Marocco, Turchia, Balcani, Svizzera, Austria, Germania, Francia e due volte in Spagna. Quando arrivava l'autunno smontavo frecce, retrovisori e fiancate, rivestivo alla meglio il serbatoio e la usavo fino a primavera come moto da enduro vero, a volte anche su pista da cross”.

Un'immagine evocativa della Honda XL 600R Paris Dakar.

“Mai avuto un inconveniente, neanche minimo. A parte pneumatici, catena, pignoni e batteria, non ho mai sostituito niente. Per metterla in moto bastava solo un po’ di sensibilità: in più di dieci anni penso di aver ricevuto non più di 4 o 5 calci…
Una volta scivolai attraversando un guado e la moto rimase completamente immersa nell’acqua. Per rimetterla in sesto è stato sufficiente ripulire la candela e sostituire un paio di volte l'olio motore. Per una settimana ristagnò dell'acqua nel faro anteriore ma il motore girava regolarmente.
Una gran bella moto, onesta, affidabile, divertente. Davvero. Nel 97 stavo per sposarmi e sapevo che, se non avessi preso una moto nuova proprio allora, avrei dovuto attendere chissà quanto tempo. Soltanto adesso rimpiango di non averla tenuta…”.

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15 commenti:

  1. Ciao,
    confermo quanto scritto,ne ho posseduto una,che acquistai nel febbraio del 1984 dando in permuta un Kawa 500B 4 cilindri (altra moto fantastica).
    Ricordo che gia' mi piaceva la versione da 500(ma la consideravo troppo minuta..)Quando vidi la prima volta l'XL 600 R scatto il colpo di fulmine! Era la MIA moto,bella,leggera,che mi ricordava la mia prima moto il K 125 GS motoe K.
    Inoltre aveva un motore potente,4 tempi che mi poteve consentire di fare anche dei bei viaggetti. A parte l'inconveniente della messa in moto,non tanto per la faccenda in se,(avevo 24 anni..capirai)ma perche' ci ho quasi rimesso una tibia....in quei casi altro che imprecazioni!!! Poi con la pratica tutto e' diventato piu' facile. Grande,grande,grande moto,ci sono andato dappertutto,in fuoristrada,in spiggia,in autostrada a 170 a canna (di tachimetro....) e ci fatto anche delle belle pennuzze!! Tanto che adesso possiedo un'XL 600 LM (con motore XR senza avviamento elettrico...) e un'XR 600 R.....insomma i grandi amori non si scordano mai!! Per paradosso allora avevo la versione con il serbatoio piccolo bianco (forse la piu' bella)e odiavo la versione Dakar,adesso sono innamorato sopratutto di quelle (ho anche un Africone RD03) Tutte acquistate a poco prezzo.....ma lasciatemelo dire.....CHE MOTO!!!

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  2. Un paio di precisazioni: la versione nera raffigurata nelle foto è una MY 85 (venduta fino all'86), che per fortuna aveva le pedane collegate al telaio e non al forcellone come la precedente.
    Riguardo alle colorazioni, per la prima serie sono monza red e bianca con "guance" del serbatoio rosse, mentre per la seconda serie sono rossa, nera o bianca, più la verione paris dakar.
    djembe

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    1. Ciao c8sa cambia se le pedane sono collegate al telaio ?
      ELIO

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    2. Ciao cosa cambia se le pedane sono attaccate al telaio e non al forcellone ?
      Elio

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    3. Ciao c8sa cambia se le pedane sono collegate al telaio ?
      ELIO

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  3. Ciao, io ne ho avute due praticamente uguali, sempre del l'84, proprio quelle con la pedane passeggero sul forcellone. Tutt'e due bianche. Non ci ho fatto viaggi lunghi, se non 450/500 km, ma in totale ci ho marciato per 60.000 km. La prima l'ho avuta da mio zio a 18 anni (ora ne ho 37 e avevo già "macinato" due enduro 125) e fino a 23 anni non ho nenache mai preso la patente dell'automobile: moto, sempre e comunque!!!
    Per la prima ho rotto una valvola e.... zactac! Allora ho preso l'altra per occasione. Moto fantastica, non ce l'ho più, anche se l'ho tenuta in soffitta per qualche anno, e un po' me ne pento! Pedivella?!? Beh, ho avuto un paio di "ritorni", nulla di più.
    Manutenzione ordinaria che facevo da solo, come pure il cambio frizione, pastiglia freno ant., ferodo tamburo posteriore, olii vari, ecc... semplice, economica e... come andava!!!! Ah, la seconda che ho avuto avevo pignone e corona modificati: rapporto più corto e impennava che era una meraviglia, soprattutto in fuoristrada!

    Beh, ciao a tutti!

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    1. Sono dei vostri... la mia è del 1985 ed è perfettamente funzionante. Completamente originale.
      È quella con il serbatoio nero e sella rossa, secondo me la più bella di tutte. Non è una moto, ma un trattore, si arrampica ovunque, affidabile, potente quanto basta, compagna di innumerevoli viaggio...difficilmente mi separerò da lei.
      Ricordo ancora la pubblicità che faceva l’honda per questo modello. Diceva: vieni a provare una forte emozione!!
      Niente di più vero!!! Buon viaggio a tutti...

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  4. Grazie per il vostro contributo ragazzi! La XL merita tutto il nostro affetto.

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  5. ...cari ragazzi...vi consiglio allora una SLR!! Senzazioni praticamente uguali ma un pò + moderna e...con avviamento elettrico!! Moto purtroppo nn capita, ma gran moto...

    SURF RIDER

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  6. secodo il tenere e una moto stilosa

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  7. Ciao, molto simpatico questo 'revival' che hai dedicato ad un mito anni 80. Io ho avuto 2 XR 600 r , ora ho fra le mani una xl 600 (nera) che vorrei acquistare. Se va in porto ti faccio avere le foto. Un simpatico saluto da Umberto

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    1. Grazie Umberto, felice di aver suscitato il tuo entusiasmo. Aspetto le foto!

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  8. Ciao, io ho avuto una XL600 dell'84 e una dell'85 e poi una LM. Devo dire che erano l'archetipo della moto, ma ovviamente erano altri tempi. Quella generazione era affascinata dall'avventura e dal viaggio in moto conquistato spesso tra scomodità e tenacia. Con il viaggio facile degli ultimi decenni(a partire da quello aereo) quello spirito si è perso, e anche in moto si è sempre più privilegiato il totale confort a dispetto di un approccio votato al sacrificio e all'imprevisto. Sinceramente non ricordo neanchè come fosse possibile avviarla con pedivella, calzando espadrillas o ciabatte da mare!Probabilmente oggi, non sarei più disposto a giocarmi un ritorno di compressione sulla tibia e il ginocchio, perchè quando non partiva ai primi colpi, poi era dura. Unico inconveniente fastidioso di quel motore, (soprattutto l'85)era che decelerando in vista di un semaforo, si spegnesse improvvisamente con un ciuuf...
    Quelle moto hanno rappresentato una generazione, di cui sono lieto di aver fatto parte: grande passione e grande libertà.

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  9. l'ho comprata nel 1986 con 1500 km, ho fatto tutto e di più, Austria, Grecia, Sicilia, Sardegna, Italia in alto e basso montagne comprese. Al mio paese un ragazzo si era fatto una pista da cross personale nella sua tenuta agricola e non vi dico i voli. Mai un problema, purtroppo prima di sposarmi ho dovuto svenderla perchè i miei genitori mi reputavano un pò troppo svitato. Grandissimo errore che non mi perdonerò mai visto che a chi l'ho venduta ( cognato di mio fratello ) la moto ce l'ha ancora in garage!

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  10. Bella moto, ricordo che la versione Paris Dakar era leggermente depotenziata, tipo 36cv invece che 42 (dati dichiarati dalla casa), forse meno compressa per digerire meglio le benzine africane

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