Le 10.45 e sono ancora sotto le coperte. Cavolo, devo fare in fretta: alle 11 il garage chiuderà, la moto rimarrebbe bloccata fino a sera e dovrei rinunciare al mio bramato giretto domenicale.
Ce l’ho fatta per un pelo, parcheggio la moto sottocasa, risalgo su a fare colazione. Anziché accendere come al solito la radio, ricordo che la Moto GP oggi corre a Sepang, cerco il telecomando e schiaccio il tasto 6, magari riesco a vedere gli ultimi giri o l’arrivo.
Immagini dal paddock, sembra che il gp sia terminato. Le prime parole che sento, pronunciate in diretta da uno sconvolto Paolo Beltramo, sono: “Il papà Paolo è appena uscito dalla clinica mobile e ha detto che non c’è più niente da fare. Marco Simoncelli è morto”.
Resto immobile, scorrono immagini drammatiche: la scivolata, l’impatto, il casco che rotola via con il cinturino reciso, il corpo inerme che striscia sull’asfalto.
Odio la retorica, un’immagine dice più di qualunque parola.
Questa settimana è per Marco Simoncelli, 24 anni, motociclista.
Oggi la mia Triumph resterà ferma sottocasa.
Ce l’ho fatta per un pelo, parcheggio la moto sottocasa, risalgo su a fare colazione. Anziché accendere come al solito la radio, ricordo che la Moto GP oggi corre a Sepang, cerco il telecomando e schiaccio il tasto 6, magari riesco a vedere gli ultimi giri o l’arrivo.
Immagini dal paddock, sembra che il gp sia terminato. Le prime parole che sento, pronunciate in diretta da uno sconvolto Paolo Beltramo, sono: “Il papà Paolo è appena uscito dalla clinica mobile e ha detto che non c’è più niente da fare. Marco Simoncelli è morto”.
Resto immobile, scorrono immagini drammatiche: la scivolata, l’impatto, il casco che rotola via con il cinturino reciso, il corpo inerme che striscia sull’asfalto.
Odio la retorica, un’immagine dice più di qualunque parola.
Questa settimana è per Marco Simoncelli, 24 anni, motociclista.
Oggi la mia Triumph resterà ferma sottocasa.
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