domenica 16 ottobre 2011

Esplode la moda bagger


Ebbene si. Credo che sia arrivato il momento di affermarlo: anche nelle città italiane sta esplodendo il fenomeno bagger. Non è più solo una sensazione, ma una certezza. E noi, che preferiamo l’underground e che siamo i cosiddetti prosumer, certe cose le viviamo ben prima che il mercato le trasformi in prodotti di massa. Infatti, quando diventeranno tali, probabilmente ne avremo piene le scatole già da un pezzo.
Bagger è un termine proveniente dagli States. Una delle definizioni disponibili su urbandictionary.com mi ha fatto molto ridere: “A woman that you would only have sex with if a bag were placed over her ugly ass face”… In realtà, nel nostro ambito, la parola bagger indica una motocicletta equipaggiata con comode borse per il trasporto bagagli. Come aggettivo è utilizzata anche per definire quei biker, adulti e danarosi, che guidano la propria moto solo nei weekend. Ciò in cui si trasformano quei motociclisti, attempati e viziosi, stanchi di trasportare bagagli in un ragno elastico fissato sul portapacchi o sulla sella e pronti a rimpiazzare la propria special, appunto, con una bagger. E in effetti è un classico, la domenica mattina, incontrare grosse custom luccicanti ed immacolate, guidate da griffatissimi biker tracagnotti, mentre fanno il giretto della rotonda.


Le bagger più conosciute e diffuse sono senza ombra di dubbio i grossi V-Twin americani. La Harley Davidson ha in catalogo le bellissime (e costosissime) CVO Street Glide e CVO Road Glide Custom: spettacolari. Perfette per le lunghe e rettilinee highway americane, ma per niente a proprio agio sulle nostre strade. Il senso delle Glide, apparentemente pesanti e piene di orpelli, è quello di viaggiare in totale relax e autonomia, senza rinunciare alla potenza garantita dal poderoso Screamin' Eagle 1802cc, al confort delle due enormi e filanti borse laterali, alla musica a tutto volume dell’impianto stereo e ad altre diavolerie tecnologiche racchiuse nel bel cruscottone protettivo. E soprattutto senza rinunciare allo stile.
Altri esempi tipici di bagger sono le big cruiser americane Indian e Victory, diffusissime oltreoceano ma rarissime sulle strade appenniniche, piuttosto che sui passi alpini. E poi somigliano ancora un po’ troppo alla Road King di Bud Spencer in Altrimenti ci arrabbiamo

La possente Victory Cross Country. Fonte: victorymoto.com

Anche i giapponesi di Kawasaki, che insieme agli altri marchi del sol levante da sempre tentano di tener testa agli yankee nella produzione di custom di alta qualità a prezzi più accessibili, si sono accorti recentemente di questa fiammella in espansione e, fiutato l’interesse per le bagger anche in Italia, hanno messo sul mercato l’oscura e possente VN 1700 Voyager Custom: linee larghe e basse che riprendono il look slanciato e scolpito delle auto sportive americane. Un po’ la moto di Batman, chissà se spara l’alabarda spaziale.


Tutta questa premessa, oltre ad inquadrare meglio il fenomeno bagger in generale, porta secondo me a una considerazione più interessante: la tendenza ad equipaggiare la propria motocicletta con comode borse, piuttosto che caricare alla bene e meglio piccoli e grandi bagagli sul portapacchi o sulla sella, si sta evidentemente diffondendo non più solo tra le grosse custom ma anche tra generi e modelli che certo non possono essere definiti bagger puri.
Qualche esempio. A Milano, come a Roma o a Catania, girano centinaia di BMW GS 1200, la moto più venduta in Italia. Fate mente locale un attimo: quanti GS sono puntualmente equipaggiati con mastodontiche borse laterali, tradizionali o in alluminio, originali o Touratech? Sempre di più! E quasi sempre sono vuote! In sella a una tedescona iperaccessoriata, un manager in giacca e cravatta in via Montenapoleone o un carusazzo in bermuda e t-shirt in via Etnea non sono certo mototuristi di passaggio diretti a Capo Nord!

Fonte: quellidellelica.com

Il fenomeno ha contagiato, su tutte, anche altre endurone stradali: Yamaha Supertenerè, Moto Guzzi Stelvio, Ducati Multistrada: guidarle, anche in città, spogliate dei preziosi valigioni, sembra quasi creare frustrazione tra i loro possessori.


Anche tra le stesse Triumph, ad esempio le Modern Classic, o tra le Ducati Sport Classic (ahimè ormai fuori produzione) è sempre più diffusa la necessità di dotarsi di borse in cuoio e valigie in pelle laterali, per sopperire all’assenza totale di spazio a bordo dove trasportare oggetti anche di uso quotidiano.


Sembra davvero che la moda bagger stia invadendo il mercato: chissà se questa tendenza non sia solo il frutto dell’istinto dell’uomo, il quale è solito trasformare un’attitudine poco diffusa in un fenomeno di massa ogni qualvolta il conformismo lo spinge a circondarsi di beni materiali per ostentare e rafforzare il proprio status sugli altri.

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5 commenti:

  1. Interessante l'articoletto....
    In effetti è vero, sono sempre più i bagger che si vedono per le nostre strade.
    E' anche vero che la maggior parte di essi viaggiano a "valigie" completamente vuote.....

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  2. Sono perfettamente d'accordo con te, anche dove abito io ci sono un sacco di Bmw Gs che sembrano pronte per partire per Capo Nord! Può essere che sia diventata una meta molto ambita anche tra i manager e vari colletti bianchi!!

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  3. Boh, io vivo in Valle d'Aosta, avete presente i tornati delle nostre strade? Ho un'Harley Davidson Electra Glide Ultra Limited, 415 kg. circa con le valige vuote, ma supera di gran lunga i 500 con me, il passeggero e le valige piene, molto maneggevole in qualsiasi condizione, a parte nelle manovre da fermo.

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  4. Che articolo idiota. Frasi e concetti assemblati in modo offensivo verso i motociclisti che passano tutti per pecoroni conformisti. Uno così può andare al massimo un scooter con le gambe coperte dal Tucano Urbano. Complimenti per non aver capito niente della passione motociclistica. Fabio

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