Dal Lazio alle Marche in sella alla Yamaha XT500, una moto vecchia di trent’anni. Un solo cilindro e avviamento a pedale. Centottanta chilometri da percorrere in tutta calma, guidando esclusivamente su strade secondarie. Un paradosso nella società dove si deve andare sempre più veloce.
Si lascia Roma percorrendo via Prenestina per proseguire sul vecchio tracciato della consolare romana. I primi chilometri sono trafficati, il panorama desolante. Ai lati una moltitudine di capannoni industriali intervallati da costruzioni senza criterio, frazioni e piccoli centri abitati tra cui spicca il nuovo quartiere di Ponte di Nona. A tratti si intravede quello che resta della campagna romana. Allontanandosi dalla Capitale l’aria che ci investe si fa più gradevole, non si avverte più l’odore della città, traffico e camion si diradano, si inizia a guidare in pieno relax
Siamo sulla via Maremmana inferiore in direzione di Palombara Sabina, cittadina che merita una breve sosta. Di origine antichissime si trova su un colle alla sommità del Monte Gennaro. Conserva un centro storico quasi intatto sulla cui sommità si trova il castello Savelli-Torlonia.
Superata Palombara la strada verso Rieti si snoda per un buon tratto attraverso le colline. Dopo il capoluogo si prosegue per un breve tratto sulla via Salaria per poi deviare sulla SS4 bis, in direzione del Monte Terminillo. Questa statale fu costruita nei primi anni ’30 per volere di Benito Mussolini che contribuì in maniera determinante a far divenire il Terminillo la "montagna dei romani". Dopo un secondo periodo d’oro nel dopoguerra a cavallo degli anni ’50 questa località turistica si è avviata ad un lento declino, dovuto in parte all’apertura di numerose piste da sci nelle località limitrofe.
Il consiglio per percorrere il tratto che porta a quota mt.1625 nel piazzale antistante gli impianti di risalita è quello di abbandonarsi al piacere della guida. Una ventina di chilometri di curve e tornanti immersi nel verde con asfalto in ottime condizioni. Il terreno ideale per una monocilindrica leggera. Al termine della salita nel piazzale del Terminillo è possibile pranzare nel bar dell’Albergo Roma ad un prezzo estremamente contenuto. Attorno in vecchio stato resistono vecchie strutture testimoni dei fasti di un tempo. La discesa sull’altro versante della montagna presenta un cambio di paesaggio repentino.
Roccia, prati e panorami mozzafiato ci portano verso Leonessa, cittadina medioevale e meta estiva per molti turisti romani. Lungo questo tratto di strada si deve prestare attenzione alla guida. Il manto stradale rovinato dalle nevicate invernali in molti tratti diventa insidioso a causa di ghiaia e brecciolino. Meglio rimanere concentrati prima di affrontare le curve.
Il tratto di strada verso Cascia, città di Santa Rita è prevalentemente rettilineo e poco impegnativo. Il santuario dedicato alla santa sul fianco della montagna è in posizione panoramica. Di recente costruzione (1947), non ha nessuna attrattiva dal punto di vista architettonico, una sosta è quindi consigliata prevalentemente a devoti e fedeli.
L’ultimo tratto che porta verso Visso (SR320) è un paesaggio prevalentemente di campagna che cambia avvicinandosi alle gole del Corno. Si viaggia letteralmente immersi nel verde tra faggeti e lecceti in una zona d’Italia dove è facile incontrare cinghiali e lupi allo stato brado.
Il tracciato superata le campagne è tutto curve e tornanti fino a Serravalle, dopodichè si può riprendere una guida sciolta e rilassata attraverso la Valnerina fino a raggiungere Visso, piccola comunità montana sede del parco dei Sibillini.
Il tracciato superata le campagne è tutto curve e tornanti fino a Serravalle, dopodichè si può riprendere una guida sciolta e rilassata attraverso la Valnerina fino a raggiungere Visso, piccola comunità montana sede del parco dei Sibillini.
Luigi Pierantoni
Hanno collaborato: Fabrizio Fondi, Biagio di Meglio
Hanno collaborato: Fabrizio Fondi, Biagio di Meglio
Special thanks: Motoclub XT500
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Informazioni utili:
Chilometri percorsi: 170
Periodo ideale: da giugno a settembre, con l’abbassarsi della temperatura il manto stradale diventa scivoloso ed è facile trovare ghiaccio.
Periodo ideale: da giugno a settembre, con l’abbassarsi della temperatura il manto stradale diventa scivoloso ed è facile trovare ghiaccio.
bravi ragazzi !!!
RispondiEliminaal prossimo racconto
ufficial
mi avete fatto venire voglia di fare lo stesso giro,abbiamo la fortuna di avere nelle vicinanze(Roma)dei luoghi che meritano una visita,io stesso stò facendo delle simpatiche scoperte....................
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