lunedì 4 settembre 2017

Toscana: la SR2 Cassia, da Acquapendente alla Val d'Ambra



Il divertimento comincia ad Acquapendente. Da quel punto in poi la SR2 Cassia ti stende il tappeto rosso! L'aria si fa meno brutta, lasci alle spalle i turisti dell'estate al lago e l'equilibrio uomo - natura torna alle origini. Per il bicilindrico, i carburatori e lo scarico 2 in uno è arrivato il momento tanto atteso di riscattarsi, dopo mesi estenuanti fatti di prima e seconda, di temperature infernali da semaforo romano eternamente rosso, di effimeri 0-100 in tangenziale. La meccanica e il telaio sembra facciano sesso morbidamente, come nelle canzoni di Marvin Gaye. L'apice, lungo il tratto della Cassia che attraversa la Val d'Orcia. Sublime. Giungervi al tramonto poi, è perfetto. 
L'SR2 é una strada che risveglia bei ricordi: il viaggio in moto a Siena con Cri, quello tra Montalcino e il Chianti con i Paglia's e gli Speedpaolo's, le gradasse scarrozzate con la SRT e le tante fermate e deviazioni per immortalare quei colori con uno scatto.

Per la prima volta lascio la Cassia all'altezza di Torrenieri, in direzione Asciano. Tanti i casali toscani, con i loro vialetti bianchi e polverosi delimitati da file di cipressi ai lati della strada. Chi non vorrebbe abitarne uno? Sfioro le crete senesi, vado in direzione opposta verso Rapolano Terme, inforco la SS126, la 540, supero Ambra e arrivo a destinazione: Cennina, una minuscola frazione incastonata tra la val d'Arno e la val d'Ambra, dove un simpatico signore francese, con la fissa per i templari, ristruttura da 50 anni un castello medievale grazie al contributo di volontari e benefattori. Tra questi i miei amici della Casa di LiFe, che mi hanno accolto con la loro ospitalità unica e speciale. Grazie!

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