lunedì 11 settembre 2017

Toscana: Firenze, Empoli, la SP9 Pistoiese


Per aggirare Firenze, evitando autostrade e raccordi, combino un macello: succede quando sei ostinatamente convinto che per orientarsi sia sufficiente solo una cartina in scala 1:200.000. E la cintura metropolitana del capoluogo toscano non è proprio così semplice, né è facile chiedere info ai passanti lungo strade invase da mezzi pesanti, manco fossi sul Brennero!

All'altezza di Osteria Nuova, subito dopo la piazza principale, accosto (all'ombra) per consultare la DeAgostini, accuratamente srotolata sulla borsa serbatoio, quando alle mie spalle sento: "Serve aiuto? Sono un triumphista anch'io, ho un T100". Ne nasce una bella chiacchierata: Alessandro è un medico del posto cinquantino, barba, parlata toscana e abbigliamento coloniale alla Terence Hill comandante della forestale nella celebre fiction tv. Mi consiglia un buon percorso, che passa da Grassina, dai tornanti di Galluzzo e da Scandicci
Provo a seguire la dritta ma, non so come, mi ritrovo a Impruneta... Per raggiungere la SS67 faccio un giro dei santi, ma così è andata. Prossima tappa, Empoli.

La periferia empolese è veramente deludente, sia dal punto di vista paesaggistico, sia da quello architettonico. Anche la qualità dell'aria è pessima, certo il clima torrido dell'estate non aiuta. Trovo una città semi deserta, molti stranieri, disertata dagli empolesi. I "chiuso per ferie" non si contano e le strisce blu dei parcheggi restano vuote. Solo al centro si rivive un po' lo spirito mediceo, in piazza il gelataio locale mi strappa un sorriso: "un lo so miha he si dice in piazza, non li hapisco"...

La cosa più stupida da fare in un assolato primo pomeriggio di agosto è saltare in sella dopo aver pranzato al bar del dopolavoro ferroviario della stazione di Empoli. Per due semplici ragioni. La prima è essermi fatto convincere dalla oste a mangiare "du' bei pezzi" di focaccia toscana con mortadella e fontina, che presto mi torneranno su in piena accelerazione. La seconda è essermi lasciato consigliare dall'anziano ferroviere empolese con birra ghiacciata in mano a trascorrere le ore successive tra le curve della SP9 Vinci - Pistoia. Si, Vinci è la celebre cittadina che diede i natali al grande Leonardo e nei dintorni è possibile visitare anche la casa dove venne alla luce. La Pistoiese si fa bella alla vista e fresca sul corpo solo nella seconda parte, superati i 300 mt di altitudine, ma il caldo è lì che attanaglia le membra e la testa, talmente tanto che a malincuore rinuncio a raggiungere Pistoia. Finite le curve, faccio marcia indietro verso Empoli.

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